Come si fa e cosa si vede con la Risonanza Magnetica

L’esame di Risonanza Magnetica (RMN) è uno dei più diffusi approfondimenti diagnostici ma a volte può scatenare infondate paure in coloro che vi si devono sottoporre. Il trovarsi chiusi in una struttura stretta, il dover rimanere il più fermi possibile ed il forte rumore a volte fanno desistere dalla necessità di effettuare questo esame.
Presso Poliambulatori San Gaetano è possibile effettuare una Risonanza Magnetica con macchinari top di gamma che assicurano il miglior confort possibile ai pazienti, consegnando immagini di qualità con tempi di esecuzione che si attengono strettamente a quelli realmente necessari.
Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti e grazie all’investimento nella ricerca e nelle nuove tecnologie, le paure di cui sopra non hanno più ragione d’esistere. Con l’intento di rispondere a tutte le domande dei pazienti e risolvere ogni dubbio, abbiamo realizzato un’intervista con il dottor Giuseppe Boscarelli, Medico Chirurgo Specialista in Radiodiagnostica di Poliambulatori San Gaetano.

Come affrontare la paura per la Risonanza Magnetica?

Conoscere per controllare le proprie paure. Sapere cos’è e come si svolge un esame di RMN è molto importante perché permette al paziente di capire che ciò che percepisce e sente è assolutamente di normale routine durante questo esame diagnostico.
Essere coscienti che è sempre presente un operatore con cui è possibile parlare in caso di sensazione di ansia o panico e che i rumori che si sentono sono “strumentali” e normali aiuta molto nel rilassamento.

Cos’è una risonanza magnetica?

La risonanza magnetica (RM) è una tecnica diagnostica multiparametrica che fornisce immagini dettagliate del corpo umano utilizzando campi magnetici e onde radio, senza esporre il paziente a nessun tipo di radiazioni. Le informazioni fornite dalle immagini di risonanza magnetica sono essenzialmente di natura diversa rispetto a quelle degli altri metodi di imaging. Infatti sono normalmente meglio esaminabili i tessuti molli ed è inoltre possibile la discriminazione tra tipi di tessuti non apprezzabile con altre tecniche radiologiche.

Come si fa la Risonanza Magnetica?

Il paziente deve solo distendersi su un lettino e restare fermo e rilassato per tutta la durata dell’esame (20 min circa). Il Tecnico Sanitario di Radiologia (TSRM), sempre presente durante l’esame, fornisce indicazioni e supporto al paziente ed esegue l’indagine secondo le indicazioni del Medico Radiologo ed in base al distretto corporeo da esaminare.
Nello studio delle patologie muscolo-scheletriche è molto raro che si ricorra all’uso di agenti di contrasto (MdC) iniettati per via venosa; in casi particolari si eseguono delle RM, dette Artro-RM, dove appunto l’agente di contrasto va iniettato con un sottile ago dal Medico all’interno dell’articolazione al fine di distendere la stessa per meglio valutare le fini strutture intrarticolari.

Risonanza Magnetica a cosa serve?

Viene utilizzata per la diagnosi di una grande varietà di condizioni patologiche perché permette di visualizzare sia lo scheletro/articolazioni e muscoli, sia gli organi interni, attraverso l’acquisizione di sequenze di immagini che consentono di distinguere un tipo di tessuto da un altro ed ancora una componente tissutale patologica da una sana.

La Risonanza Magnetica è pericolosa per la salute?

La risonanza magnetica non è dannosa e non è dolorosa; non prevede l’uso di sostanze radioattive né di radiazioni ionizzanti come quelle dei raggi X, ma sfrutta campi magnetici, simili a grosse calamite, e onde a radiofrequenza simili a quelle utilizzate per la radio e la televisione. Allo stato attuale delle conoscenze non c’è ragione di credere che possa provocare danni nemmeno a distanza di tempo.
Gli unici fastidi che si possono avvertire durante l’esecuzione dell’esame derivano dal rumore provocato dalla macchina peraltro ben tollerato e, nelle apparecchiature chiuse, dal senso di claustrofobia che, soprattutto in passato era provocato dal fatto di rimanere chiusi in un grande cilindro, il tanto temuto “tubo chiuso”. Questo limite o fastidio è del tutto superato con le nuove apparecchiature per la risonanza magnetica “aperta” e grazie all’intelligenza artificiale ed alla ricerca del confort adottate nelle apparecchiature ad alto campo di ultima generazione.

risonanza magnetica apertaCosa si vede con la Risonanza Magnetica?

Questo esame diagnostico ricostruisce una rappresentazione delle strutture interne del corpo ad alta risoluzione ed assolutamente affidabile,  che corrisponde alla reale anatomia, con una eccellente risoluzione spaziale e conseguente possibilità di eseguire accurate misurazioni.
Queste caratteristiche intrinseche alla metodica permettono di distinguere tra loro i tessuti e riconoscere quelli danneggiati.
Le nuove apparecchiature di ultima generazione sono, inoltre, molto performanti anche a basso campo nello studio delle patologie muscolo-scheletriche.

Cosa fare in caso di claustrofobia o altri disturbi psichiatrici in sede di Risonanza?

Nel caso degli apparecchi chiusi, la claustrofobia è certamente un forte limite, superabile con la sedazione o in alcuni casi con somministrazione di farmaci ansiolitici; chiaramente tale limite non esiste nel caso di Risonanza Magnetica Aperta, poiché la sola parte del corpo da esaminare viene posta al centro del magnete, che comunque non è una struttura chiusa; inoltre, il fatto che sia “aperta”, trova ampio utilizzo nei bambini (che possono eseguire l’esame anche accanto al genitore) e nei pazienti sovrappeso, che altrimenti farebbero fatica a permanere nel magnete chiuso ed angusto.

Qual è la differenza tra Risonanza Magnetica e Tac?

Alcune volte sono due esami complementari. Per determinati studi, però, la Risonanza Magnetica è di gran lunga più indicata della TAC. Dunque dipende sempre da ciò che si deve esaminare: per alcune patologie o distretti corporei è indicata la TAC, per altri l’esame RM, pertanto una metodica può essere il gold standard rispetto ad un’altra.
Nello studio della patologia muscolo-scheletrica e quindi delle strutture articolari/capsulo/meniscali e dei legamenti così come per valutare l’edema osseo la metodica più indicata è quella della RMN, anche rispetto all’ecografia ed ovviamente alla Radiologia Tradizionale proprio in virtù delle caratteristiche intrinseche sopra descritte.
Questo non toglie che spesso metodiche di primo livello come l’ecografia o gli RX possano dare informazioni dirimenti e necessarie, quindi complementari alla RM per una più corretta diagnosi.

Ci sono controindicazioni nel fare la Risonanza Magnetica?

La RM è un’indagine sicura e innocua per l’organismo umano.
A causa del campo magnetico generato dall’apparecchiatura (è come una grossa calamita), però, non possono sottoporsi all’esame persone a cui sono stati applicati apparecchi metallici interni, come pace-maker, protesi metalliche e clips vascolari non specificatamente dichiarati compatibili con RM.
Tuttavia, grazie ai progressi della tecnologia ormai da diversi anni gran parte dei metalli utilizzati per uso medico è compatibile con la risonanza magnetica. In queste evenienze è necessario mostrare al TSRM e/o al Medico la certificazione del dispositivo metallico RM compatibile.

 

Presso Poliambulatori San Gaetano è possibile effettuare la Risonanza Magnetica senza attese e con referto in tempi rapidi.

Poliambulatori San Gaetano è presente a Thiene e Schio (Vicenza).

La segreteria è a disposizione per ulteriori info, costi e prenotazioni contattando il numero 0445372205 oppure compilando il form di contatto a lato della pagina.

Ricordiamo che è sempre attiva l’app ufficiale di Poliambulatori San Gaetano per la prenotazione rapida.

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